Quarantennale Polaris 3

primo raduno al monumento dietro san Zaccaria.





















La Scuola Dalmata di San Giorgio e Trifone, e' stata una delle scuole di mestiere e di devozione di Venezia ed e' attualmente sede di una pinacoteca. Le due diverse denominazioni che la chiesa assunse nel corso dei secoli derivano dal fatto che l'edificio appartenne prima ai Templari (e venne quindi chiamata San Zuane del Tempio) poi, dopo l'abolizione dell'Ordine (1312), essa passo' ai Cavalieri di Rodi, poi divenuti Cavalieri di Malta, cambiando nome in San Zuane de Malta). I veneziani continuarono senza interruzione a chiamare la chiesa San Zuane dei furlani, perche' essa sorgeva attigua alla lunga calle dei furlani. Rimase dunque sempre invariato il Santo al quale l'edificio era dedicato, Giovanni Battista, essendo la chiesa ad egli intitolata fin dalla sua fondazione, che avvenne presumibilmente tra la fine del secolo XI e l'inizio del secolo XII. Il primo riferimento storico certo in merito all'esistenza di un edificio sacro in questo luogo risale al 1187 dopo di che, per quasi due secoli, la chiesa e il contiguo ospedal de Santa Caterina appartennero ai Templari. Quando, come detto, nel 1312 l'Ordine venne abolito, il complesso venne affidato dal Papa ai Cavalieri Gerosolimitani, detti in seguito di Malta. Nella pianta cinquecentesca della citta' incisa dal De' Barbari si individua chiaramente la chiesa, ad unica navata e, lungo il lato sinistro, il chiostro. Gli attuali edifici sono il risultato di una completa ristrutturazione avvenuta nel 1565 e protrattasi fino alla fine di quel secolo. A conclusione dei lavori il complesso mantenne le linee degli edifici originari, con l'eccezione del coro ligneo che era stato eretto all'interno della chiesa verso la meta' del XV secolo e che scomparve nella ristrutturazione. Oggi come allora, in angolo con la schola nathional dei S'ciavoni si apre sulla sinistra la breve corte San Zuane de Malta che conduce al complesso di San Zuane, espresso esternamente dalla facciata della chiesa in angolo con l'ingresso all'antico ospedale. Ivi sono raccolte numerose pietre tombali dei Cavalieri dei due Ordini. Al centro una bella vera da pozzo (secolo XV). Dopo la caduta della Repubblica nel 1806, in seguito ai decreti napoleonici, anche l'ordine dei Cavalieri di Malta venne soppresso e i confratelli dovettero abbandonare l'ospedale e la chiesa, che fu completamente depredata dai ricchissimi arredi. Ristabilito l'ordine Gerosolimitano nel 1839 e riformato il Gran Priorato Lombardo - Veneto, il complesso fu nuovamente consegnato all'Ordine. Desolatamente spoglia dell'antico patrimonio artistico, la chiesa venne riadornata con altari e sculture provenienti da altre chiese veneziane soppresse. La sala terrena, di non ampie dimensioni, mostra un particolare soffitto a travature decorate e dispone, lungo le quattro pareti della sala, dei notevoli dipinti del ciclo di pitture carpaccesche: storie dei santi Girolamo, Giorgio, Trifone, 1502-1507.